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ŠUMARSKI LIST 5-6/1958 str. 14     <-- 14 -->        PDF

Deriva da quanto sopra l´importanza che l´economia della zona montana assume
nel quadro della economia generale.


D´altra parte vi sono ancora vaste possibilitä di rimboschimento, sia perche
circa la metä della superficie degli incolti produttivi e costituita da terreni a vocazione
nettamente forestale, sia perche superfici notevoli, censite come boscate, sono
occupate da boschi piü o meno degradati.


Attualmente i rimboschimenti vengono effettuati a mezzo dei seguenti finanziamenti:


1° Consorzio Provinciale di Rimboschimento costituito fra lo Stato e la Provincia
di Genova, che lavora attualmente nel perimetro del M. Peraldo in Comune
di Genova.


2° Cantieri scuola di rimboschimento e di sistemazione montana, finanziati dalla
legge 29. 4. 1949 n° 264 recante »Provvedimenti in materia di avviamento al lavoro
e di assistenza dei lavoratori involontariamente disoccupati«. Con tale finanziamento
sono stati svolti 60 periodi di lavoro (cantieri-scuola) che hanno interessato 30 zone
ubicate in 13 comuni diversi.


3° Lavori di sistemazione idraulico-forestale dei bacini montani, considerati per
la prima volta in maniera organica dalla legge forestale del 1923 e finanziati successivamente
dalle leggi per la bonifica integrale del 1928 e del 1933 ed infine dalla
legge 10. 8. 1950 n° 047 riguardante la »Esecuzione di opere straordinarie di pubblico
interesse nell´Italia settentrionale e centrale«. Questo gruppo comprende gli importanti
lavori in corso nei hacini montani del Bisagno, Boate, Lerone, Polcevera, Scrivia
e Trebbia. Nei prossimi esercizi verranno iniziati lavori anche nel Lavagna.


4° Lavori di rimboschimento e ricostituzione vegetale protettivo, causate da nubifragi
nei comprensori di bonifica montana. Con fondi della bonifica montana e stato
possibile intervenire nel comprensorio del Trebbia per effettuare lavori di ricostituzione
di vecchi castagneti degradati e per riparare i danni causati dal nubifragio
del 1953.


I sistemi di lavorazione del terreno adottati sono quelli tradizionali a buche
di m. 0,40X0,40X0,40, ed a gradoni, mescolando le une agli altri in modo da contenere
la spesa nel minimo possibile. Cosi, nella parte piü bassa, i gradoni hanno avuto
una importanza maggiore (due file di buche fra un gradone e l´altro) che in quella
piü alta (solo buche).


La lavorazione andante superficiale (aridocoltura) non ha pctuto essere adottata
per l´acclivitä del terreno.
L´uso della piantagione in fori praticati col palo, infine, e stata limitata ai
terreni piü sciolti, in quanto negli altri ha date cattivi risultati.


Per quanto riguarda le specie legnose, si e mirato a costituire boschi con elevati
caratteri di permanenza e tali da non restare distrutti nel deprecato, ma non infrequente,
caso di incendi. Si sono quindi consociate le latifoglie alle conifere usando
nella zona piü bassa Quercus Hex e Pinus Pinaster ed arricchendo il bosco con gruppi
di Fraxinus excelsior, Fraxinus Ornus, Acer Pseudo-Platanus, Celtis australis, Prunus
Avium, Juglans regia, Quercus rubra, Cupressus sempervirens (var. horizontalis),
Cupressus arizonica, Pinus Pinea.


Quercus Hex e Pinus Pinaster sono stati usati solo per semina; Quercus rubra
e Pinus Pinea tanto per semina che per piantagione; le altre specie solo per piantagione.
Criterio generale e stato quello di adibire i gradoni alia semina ed eccezionalmente
alia piantagione; le buche invece sono state usate, di regola, per la piantagione
e solo nei casi piü favorevoli per le semine.


Sui terreni franosi o facilmente erodibili si e impiegata Robinia Pseudo-Acacia
e su quelli piü aridi e battuti dal vento Ailanthus glandulosa.


Nella zona superiore sono stati impiegati Quercus lanuginosa e Quercus Cerris,
in luogo di Quercus Hex, fra le latifoglie; a Pinus Pinaster si e associato Pinus nigra;
Cupressus sempervirens e stato sostituito da Pseudotsuga Douglasii e in qualche
caso da Abies alba.


La zona piü alta infine ha accolto piantagioni di Pinus nigra, Pseudotsuga Douglasii
ed Abies alba con gruppi di latifoglie pregiate e con semina di Fagus silvatica,
Quercus Cerris, Quercus sessilis. Talora si e usato Picea excelsa, che attecchisce con
notevole facilitä e sviluppa abbastanza rapidamente, come specie non definitiva.
E´ stato abbandonato invece l´uso di Pinus silvestris. Nei terreni instabili si sono usate
le latifoglie prima citate, ed Alnus glutinosa.